L’immobilità può essere causa di limitazioni e rigidità muscolare che con il tempo può evolvere in forme dolorose. L’importante è dedicare quotidianamente del tempo a una mobilizzazione attiva e passiva. Attiva eseguita dal paziente, passiva eseguita sul paziente disteso, gli esercizi vanno eseguiti lentamente e per almeno 5-10 volte.
Stretching/allungamento muscolare: serve per aumentare la flessibilità ed è un aiuto nella prevenire l’insorgenza di contratture (spalle, ginocchio, caviglie) e il conseguente dolore che ne deriva.
Rinforzo: aumentando la forza muscolare se ne può ritardare la perdita. È molto importante eseguire esercizi per le braccia e per le spalle, muscoli fondamentali per il mantenimento della propria autonomia.
Equilibrio: esercizi per mantenere il tono muscolare di addominali, glutei e di tutti quei muscoli che ci permettono di rimanere in posizione eretta e che ci aiutano a mantenere l’equilibrio.
Esercizio aerobico: serve ad aumentare il consumo di ossigeno e proporzionalmente anche il battito cardiaco. Apporta beneficio sulla qualità della vita nell’umore, appetito e sonno.